
Tra le tante tecniche di taglio dell’alluminio, ce n’è una che potrebbe sembrare poco efficace, ma che invece si rivela per essere una delle più efficienti e precise. Si tratta dell’impiego dell’acqua. Vediamo in questa guida come si eseguono questi lavori e che caratteristiche e vantaggi comportano.
La forza dell’acqua come strumento di taglio
Se immagini un getto d’acqua molto forte, avrai ben chiaro in mente l’effetto dirompente che può avere. Un getto d’acqua ad altra pressione può letteralmente spostare persone e cose, fino a provocare danni e deformazioni. Riesce forse più difficile immaginare un getto d’acqua molto potente come uno strumento affilato di taglio.
Ci viene più semplice pensare al laser in questo senso, ma poiché la tecnologia è sempre all’avanguardia, ecco che l’acqua viene impiegata oggi giorno anche per il taglio di materiali duri come la pietra o il metallo. Non fa eccezione l’alluminio.
Per un esempio di ciò che ti stiamo dicendo, puoi consultare i lavori di ‘Migliari Alluminio’, visibili all’omonimo sito https://www.migliarialluminio.it con spiegazioni dettagliate.
Taglio ad acqua: come funziona
Il taglio ad acqua si sta imponendo nell’industria, come una tecnica non solo efficace, ma anche una delle migliori utilizzabili. In effetti pare proprio che il risultato sia anche apprezzato a livello qualitativo, grazie all’onda d’urto sviluppata da questo elemento.
Il punto chiave di questa tecnica è che l’acqua, o meglio il getto, sostituisce la ‘fustella’, cioè quell’attrezzo che serve per il taglio. A tagliare è l’acqua, con una pressione che può arrivare a seconda del lavoro anche a 7.000 bar (dove bar è l’unità di misura della pressione stessa).
Da qui deriva il primo vantaggio della tecnica.
Per alcuni materiali molto rigidi e spessi, la fustella può comportare problemi. L’acqua, al contrario, presenta dei vantaggi in tali situazioni, che sono:
- l’abbattimento dei costi (non serve infatti l’attrezzo specifico a seconda del lavoro, fungendo l’acqua stessa da utensile);
- la mancanza di surriscaldamento dell’ambiente di lavoro e delle parti lavorate, in quanto l’acqua le raffredda mentre le taglia;
- la durata nel tempo, perché l’acqua a differenza di un utensile, non si usura.
Ma come fa l’acqua ad agire in maniera così precisa e potente? E soprattutto, perché si presta bene con l’alluminio?
La domanda, alla quale risponderemo nel prossimo paragrafo, prevede una sinergia tra le caratteristiche dell’acqua come strumento e quelle dell’alluminio come oggetto da tagliare.
Il connubio perfetto tra alluminio ed acqua
Nonostante l’acqua venga impiegata efficacemente con molti strumenti, l’alluminio sembra prestarsi particolarmente bene per questo. L’acqua infatti esercita una compressione ad alta pressione con una direzione mirata grazie ad un ugello.
All’acqua si aggiunge del materiale abrasivo di dimensioni minuscole, in grado di frantumare il metallo. Quindi, con acqua e abrasivo si riesce ad incidere. Il metallo, essendo molto morbido, soprattutto quando si presenta sotto forma di fogli o lamine, si presta a questa lavorazione, essendo anche resistente al processo ossidante.
L’alluminio è anche molto versatile.
Basti pensare che il suo impiego spazia dal campo dell’edilizia fino addirittura al settore aeronautico.
È un ottimo conduttore termico ed elettrico, ma allo stesso tempo difficilmente si corrode e dura nel tempo.
Per queste sue caratteristiche, si presta bene al taglio con l’acqua, perché:
- il metallo non viene alterato a livello di struttura dall’acqua;
- l’alluminio non risente di eventuali sbavature lungo il taglio grazie alla precisione del getto ad alta pressione;
- l’acqua non altera con il calore le lamine di alluminio che a sua volta non sprigiona fumi potenzialmente tossici.
Infine, il lavoro si presenta già dalle prime fasi molto accurato, e permette quindi di bypassare tutta la fase della rifinitura.
Da non sottovalutare infine il basso impatto ambientale di questa lavorazione.